Da non perdere: L’Arazzo dell’Apocalisse

Il castello di Angers conserva con cura il più antico e grande arazzo d’epoca medievale esistente al mondo: l’Arazzo dell’Apocalisse. Vero e proprio tesoro che ha sfidato i secoli, questa serie di immagini magistralmente tessute su 104 metri, ci racconta l’Apocalisse secondo il Vangelo di San Giovanni.

Penetrate nella penombra della galleria e lasciatevi rapire dalle 65 scene bibliche che sfilano davanti ai vostri occhi su una superficie di più di 100 metri … Commissionato alla fine del XIV secolo dal duca Luigi I d’Angiò, l’Arazzo dell’Apocalisse è un lussuoso capolavoro dell’arte medievale. Il duca si affidò a Jean de Bruges, pittore del re Carlo V, per tracciare i disegni preparatori di quest’opera che illustra l’ultima scena della Bibbia. Ci sono voluti circa 7 anni di lavoro ai licci per creare i 104 metri che costituiscono l’arazzo, originariamente composto da 6 pezzi e 74 scene. La tessitura in lana fu invece commissionata agli atelier parigini di Nicolas Bataille che utilizzarono la tecnica detta “dei licci” e “senza risvolto” che danno all’opera delle rifiniture impeccabili. Conservata in scrigni al riparo da sguardi indiscreti, l’arazzo era esposto soltanto durante rare occasioni, come quella delle nozze di Luigi II di Angiò e Iolanda d’Aragona o ancora per la visita del re Luigi XI. Alla morte del re René fu lasciata alla cattedrale d’Angers che la custodì fino al XVIII secolo. Il secolo dei Lumi danneggerà fortemente l’arazzo che sarà tagliato e utilizzato come telone per i cavalli e persino tappeto. Bisognerà aspettare la metà del XIX secolo affinché l’arazzo sia restaurato e classificato Monumento storico. Il castello di Angers ha dovuto costruire una galleria “su misura” per esporre questo prezioso tesoro che custodisce con grande cura e svariate tecniche di conservazione.